Sorge in una zona litoranea pianeggiante, posta a 8 metri sopra il livello del mare.
Il nome deriva dalla scala naturale che unisce la parte superiore a quella inferiore del paese e da Zankle che significa "falce".
Risale al secolo XVI l'insediamento più antico che si sviluppò intorno ad un castello del secolo XIII.
Passò dalla signoria dei Marchese a quella di Rodrigo Ventimiglia e nel 1672 a quella dei Ruffo e Spadafora.
Fra i monumenti architettonici segnaliamo il Castello (dal 1970 di proprietà del Comune che ha provveduto al suo restauro), la Chiesa di S. Nicolò del sec. XVII e la casa barocca dei Ruffo, signori di Scaletta Zanclea dal 1672.
Orgoglio del paese sono le majorettes, considerate insieme a quelle di Randazzo tra le più brave di Sicilia.
Le attività economiche principali sono l'agricoltura, l'allevamento e l'artigianato. Le colture prevalenti sono quelle delle olive, degli agrumi, della frutta e dei cereali.
L'allevamento è di ovini e caprini. La produzione artigianale è basata sulla lavorazione del legno, sulla fabbricazione di barche e nasse e sui ricami.